Il personaggio del mese

Parla Matteo Bonicciolli, allenatore Fortitudo basket

“Gioco di squadra, ecco come andare a canestro”

Lo scorso mercoledì 8 novembre presso il Museo del Patrimonio Industriale, in occasione dei 40 anni di Sipla srl, si è svolto un convegno dal titolo “Se siamo uniti nessuno cade” di cui parliamo nella pagina successiva. Ecco l’intervento di Matteo Boniciolli, allenatore della Fortitudo Basket Bologna.

Nello sport, e in particolare in un gioco come quello del basket, è importante fare gioco di squadra…

Il ruolo di un buon coach è di portare tutti i giocatori allo stesso livello di preparazione, affinché in campo ognuno faccia il suo; il mio compito è di credere e guidare l’intero team al raggiungimento dell’obiettivo. Quando la squadra vince non è solo merito di un giocatore, ma è tutta la squadra a vincere, è tutto il team che è composto sì dai giocatori, ma anche da tutte quelle persone, medici, massaggiatori, addetti alla logistica, direttori finance e molti altri, che anche se agiscono nell’ombra, fanno un grandissimo lavoro e permettono di vincere tutti insieme.

Allenare una squadra di basket, cosa vuol dire?

Il ruolo di un bravo coach è quello di creare il gioco di squadra, creare cioè tra tante persone, provenienti da mondi diversi da tuo, un obiettivo comune con la consapevolezza che questo obiettivo comune può essere raggiunto solo e soltanto con molta fatica. Il divertimento è soltanto una parte finale del lavoro. Quando si raggiunge questo obiettivo, vuol dire che si è stati più bravi di altri.

Un lavoro difficile quello dell’allenatore.

Si, non è un lavoro semplice. In altre realtà, che magari sono più importanti della nostra, come magari possono essere quelle di un’azienda, il ruolo del un manager risulta più facile perché questo non è posto sempre sotto i riflettori. In tutti gli sport, e quindi anche nel basket, che risultano essere una materia più pubblica e di massa, i media e i tifosi, spinti dalla passione e dalla voglia di fare sempre meglio, ritengono di poter giudicare più facilmente il lavoro di un allenatore: questo rende il ruolo di coach molto più complicato.

“Il ruolo di un buon coach è di portare tutti i giocatori allo stesso livello di preparazione, affinché in campo ognuno faccia il suo”

“Quando la squadra vince non è solo merito di un giocatore, ma è tutta la squadra a vincere.”

Ma quali sono gli oneri e onori del coach della Fortitudo?

Innanzitutto oneri: il più grande e che dà più soddisfazione è quello di trovare un’identità comune, di capire cosa c’è sotto quel cubo di marmo che viene consegnato a inizio stagione, e con un lavoro di scalpello e di grande pazienza, tirar fuori la miglior statua possibile che si può intravedere da quel blocco di marmo.

“Quando la squadra vince non è solo merito di un giocatore, ma è tutta la squadra a vincere.”