Editoriale

Il 2018 fa ben sperare alle imprese

Di Valerio Veronesi, Presidente Cna Bologna
Di Valerio Veronesi, Presidente Cna Bologna

Un anno concluso finalmente non da buttare e un 2018 che si preannuncia anche meglio. Intendiamoci, non è il caso di stappare bottiglie di champagne perché gli effetti della crisi del 2008 saranno duri da recuperare. Anzi ormai è inutile e fuorviante parlare di crisi, ma di uno stato ormai costante di perenne cambiamento in cui è difficile ragionare sul prima e sul dopo.

Però è sicuro che le imprese hanno resistito, hanno combattuto e hanno continuato a guardare avanti. Cna ha chiesto con un’indagine alle sue aziende del manifatturiero quali sono le loro previsioni per i primi mesi del 2018. I risultanti sono confortanti, quali non si vedevano dal 2008 con sondaggi simili sempre realizzati da Cna sulle imprese della produzione.

Innanzitutto ad un campione di un migliaio di imprese di Cna Bologna è stato chiesto quale era stato l’andamento del loro fatturato nel secondo semestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016: per il 44% è rimasto stabile, per addirittura il 36% è cresciuto al di sopra dell’aumento dei prezzi e per il 21% è diminuito.

In tutti i sondaggi realizzati da Cna dal 2008 al 2016 in questa voce era sempre prevalente la risposta “il fatturato è diminuito”.

Stessa dinamica per le previsioni sul primo semestre 2018: il 62% delle imprese prevede una stabilità del fatturato, il 23% una sua crescita al di sopra del naturale aumento dei prezzi, solo il 15% è pessimista e prevede una riduzione del fatturato. Per quanto riguarda l’andamento del personale impiegato (a qualsiasi titolo) nelle aziende, il 73% degli imprenditori conferma una stabilità degli addetti attualmente utilizzati, il 17% prevede che la propria azienda procederà ad assunzioni, il 10% pensa ad una riduzione del personale.

Ottime notizie sul fronte investimenti: il 75% delle imprese prevede che non dovrà rinviare o cancellare investimenti già programmati, solo il 16% li rinvierà e appena l’8% li cancellerà. Anche questo è un risultato che conferma ottimismo quale non si vedeva da dieci anni in modo così netto.

Cna con un sondaggio ha chiesto alle aziende un sentiment sui prossimi mesi

Per quanto riguarda gli aspetti che le aziende ritengono più minacciosi per il loro futuro, ciò che li spaventa di più (25%) è un rallentamento delle commesse dei loro clienti storici, il 15% l’insolvenza dei clienti, il 15% un clima di sfiducia generale, solo l’8% segnala problemi nell’ottenere credito dalle banche.

Infine nulla di nuovo per quanto riguarda i tempi di riscossione dei pagamenti da parte dei clienti: per il 56% sono 90 giorni, per il 31% sono 60 giorni. L’83% dichiara che sono le stesse tempistiche dell’anno precedente.

Dunque Cna e le sue imprese arrivano al 2018 con un livello di ottimismo decisamente più alto rispetto agli anni precedenti, ma con lo stesso atteggiamento: convinti che il mercato sia nazionale che estero sarà sempre durissimo da conquistare, che l’innovazione è la carta vincente per aumentare la propria competitività e oggi innovazione per le imprese significa soprattutto 4.0, digitalizzazione e interconnessione.

Con una certezza che gli imprenditori devono sempre avere: che Cna sarà sempre al loro fianco, per sostenerle e accompagnarle in un viaggio che continua ad essere affascinante, quello di fare impresa e di farla crescere.

Fatturato, occupazione e investimenti: previsioni come non si vedevano da dieci anni

Per scrivere a Valerio Veronesi
ilpresidenterisponde@bo.cna.it

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Anno XVI – 1° sup al n.34/2017 Periodico della CNA - Aut. Trib. n° 6 del 25/6/04 - Dir. resp.: Barbara L.